Quali erano considerati i “cibi dei poveri”?

La cucina frugale che ha origine nelle usanze contadine è fatta di quelli che vengono chiamati cibi dei poveri, ma che sono diventati nel tempo vere e proprie ricette tradizionali dell’arte culinaria italiana.

Piatti poveri, cucinati con metodi semplici e con ingredienti genuini, facilmente reperibili e a buon mercato, infatti, esprimono uno dei più grandi talenti italiani: quello di saper fare di necessità virtù e di virtù un’eccellenza, anche in cucina!

 

Gli ingredienti principali per i piatti della cucina povera italiana

La cucina povera è un concetto sempre in evoluzione perché, nel corso del tempo, cambiano anche gli ingredienti più disponibili, ma senza dubbio alcuni elementi restano costanti.

Legumi, patate e polenta, per dare sostanza, cipolla ed erbe aromatiche per il sapore: combinando questi alimenti così semplici, nelle case più povere si realizzano da sempre piatti straordinari e gustosi.

Per non parlare poi delle castagne che per secoli sono state una risorsa fondamentale dalle Alpi agli Appennini: consumate arrostite, bollite o essiccate e macinate per ottenerne una farina adatta a pietanze sia dolci che salate.

 

La polenta di castagne: la ricetta povera ma buona che ha conquistato gli chef

Oltre alla scelta degli ingredienti, anche la semplicità della preparazione è un’altra caratteristica dei piatti dei poveri, e non c’è ricetta che la rappresenti al meglio più della polenta di castagne.

Nelle zone in cui la coltivazione del mais scarseggiava, infatti, le castagne erano molto più abbondanti e senz’altro più economiche. Era, infatti, sufficiente aspettare l’autunno per andare a raccoglierle nei boschi e per conservarle a lungo non c’era procedimento più facile che farle seccare.

Nasce così la farina di castagne per fare la polenta, cibo povero per antonomasia, che ha anche tempi di cottura molto più brevi rispetto a quella di mais.

Oggigiorno è ancora diffusissima e, grazie al benessere raggiunto, viene servita in accompagnamento a salumi e formaggi saporiti per antipasto, oppure con ricotta e miele come dessert.

 

Il gelato al marron glacé la delizia alle castagne RivaReno

Le castagne sono talmente buone e versatili che con una semplice canditura si trasformano in una delizia per palati sopraffini.

È vero, il procedimento per preparare i marroni canditi è piuttosto lungo e richiede pazienza e perizia… per questo abbiamo deciso di portare tutto il sapore delle castagne sulla tua tavola con il nostro gelato al Marron Glacé

Per realizzarlo scegliamo i più gustosi e aggiungiamo alla nostra ricetta la crema di marroni Agrimontana, davvero squisita!

Nei nostri laboratori la stagione del gelato al marron glacé è appena cominciata: ti aspettiamo per assaggiarlo insieme agli altri gusti dell’autunno, alla frutta secca o anche al caffè!